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Riqualificare gli spazi urbani significa migliorarli.
Anche i luoghi più funzionali, come i parcheggi, devono godere di benefici estetici, in modo da invogliare le persone al loro utilizzo. Sempre più costante è l’attenzione alla natura e alle opportunità che anche solo un tocco di verde può offrire a un contesto urbano.
Le aree verdi naturali come un parco in città o un’area gioco per bambini rappresentano un sollievo per lo sguardo e per la città stessa che in questo modo non risulta essere tutta di asfalto e di cemento. Sono molti gli edifici che vedono necessaria la presenza di un dettaglio green o, se gli spazi lo permettono, di più ampie porzioni.
Le zone verdi ormai non mancano anche nei contesti più industriali: le grandi fabbriche e le aziende guardano ai dipendenti con l’ottica di fornire loro degli spazi adeguati per una pausa pranzo o più semplicemente per una boccata d’aria nel mezzo di una giornata lavorativa.
Anche i parcheggi, che sono forse l’emblema della funzionalità, sono coinvolti più da vicino in questo processo di riqualificazione (e miglioramento).
Si trova a Vence, in Francia. Ed è qui che l’erba sintetica dona un impatto estetico notevole: il parcheggio sembra davvero respirare un’aria nuova.
Un parcheggio sempreverde è oggi possibile grazie all’erbetta sintetica: il “giardino del mese” è proprio un’area di sosta che mostra ordinate curve e file verdi di posteggi auto: il fascio di erba sintetica delimita i vari spazi riservati alle vetture senza tralasciare le strisce bianche, le stesse che normalmente vengono tracciate sull’asfalto.
Il taglio dell’erbetta finta del parcheggio risulta così azzerato, come la necessità di avere un impianto di irrigazione. Nessun bagno diurno e notturno è necessario, poiché il prato sintetico sarà sempre verde.
L’introduzione dell’erba sintetica nelle zone adibite al parcheggio di auto e moto rappresenta una soluzione pratica grazie alla rapidità dei processi di installazione. Ma il vantaggio, a lungo termine, è anche economico. I parcheggi in erba sintetica rappresentano un nuovo modo di intendere i posteggi auto: non più il solito asfalto grigio ma un’isola verde sulla quale le automobili possano sostare in modo nuovo.
L’applicazione più idonea si rivela quella per le aree di sosta, dove manovre, accelerazioni e frenate sono ridotte al minimo. Infatti, l’erba sintetica non può essere definita un materiale carrabile, poiché le sollecitazioni dovute al peso delle vetture ne potrebbero rendere disomogeneo il manto, movimentando il tappeto e creando fastidiosi inestetismi.
Per questo motivo, il consiglio è quello di affidarsi a degli esperti del verde sintetico così da valutare attentamente l’ambito di applicazione prima di procedere con l’installazione dell’erbetta finta.
Il parcheggio aziendale di Vence rappresenta un’applicazione riuscita e un caso di successo in cui la progettazione consapevole ha permesso di realizzare una piazzola di sosta che non prevede manovre particolari e dove non è necessario un indice di grip elevato.
Per questi tipi di interventi, il prato sintetico più idoneo è quello con filamenti molto resilienti e di altezza contenuta (fino a 25 mm). La morbidezza dell’erbetta finta viene quindi sostituita da un manto più resistente e pieno a livello di punti di cucitura. Un prodotto specifico, ibrido tra l’erba sintetica per campi da calcio e manti da giardino di Italgreen Landscape, è il 25DT, rigido al tatto e dall’estrema resilienza.